Onde elettromagnetiche: una minaccia…senza fili?

Il 37% dei cittadini europei teme l’impatto delle linee elettriche ad alta tensione sulla salute. Il 36% teme anche le antenne telefoniche

Il nostro corpo è costantemente esposto alle radiazioni elettromagnetiche generate da apparecchi di ogni tipo: telefonini, PC, antenne, generatori di energia…ma quali effetti sulla salute? Stiamo cuocendo a fuoco lento in una specie di microonde gigante?! Non lo sappiamo, e per questo dobbiamo essere prudenti – è la risposta dell’eurodeputata liberale Frédrique Ries, che domani presenta il suo rapporto all’aula.

Accendete il vostro computer e visualizzate le reti wi-fi disponibili: avete mai fatto caso a quante possono essere?! Aggiungete l’esposizione quasi costante al vostro telefonino e a quelli altrui, le antenne GSM, le linee elettriche ad alta e bassa tensione, i GPS, i dispositivi Bluetooth, gli infrarossi…e non vi sorprenderà che la maggioranza degli europei “non si sente abbastanza informata dalle autorità pubbliche sulle misure di protezione dai campi elettromagnetici” (Eurobarometro, giugno 2007).

 
Le tecnologie wireless sono indubbiamente di grande comodità, ma quali sono i rischi? In una risoluzione adottata a settembre del 2008 il Parlamento europeo ha fatto notare che ‘ i limiti fissati dall’UE per l’esposizione alle onde elettromagnetiche nel 1999 sono assolutamente obsoleti’.


I campi elettromagnetici

  • Tutti gli oggetti con una carica elettrica creano campi elettromagnetici (CEM): onde radio, microonde, raggi ultravioletti, raggi X…
  • La potenza di un CEM si misura in watts per metro quadro; i campi elettrici si misurano in volt per metro.
  • I limiti attuali UE per trasmettitori GSM sono 41,25 volt/metro
  • 9 Stati – Italia inclusa – hanno limiti più stringenti: 3 volt/metro
  • Le radiazioni possono essere limitate usando auricolari, spegnendo i telefoni non in uso…e facendo telefonate brevi!


Un mondo senza fili


Ormai quasi tutti a casa si connettono a internet grazie al wireless. Da due anni il numero dei telefonini in Europa supera il numero degli abitanti. È chiaro che la raccomandazione del 1999 è un po’ datata: tutto è cambiato da allora! Ma nessuna legge europea fissa i paletti sull’esposizione ai campi elettromagnetici.
 
E’ vero che per il momento non c’è nessun rischio accertato sulla salute, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che siano necessari studi più approfonditi sugli effetti a lungo termine, soprattutto perchè è difficile valutare cosa potrebbe succedere da qui a qualche anno: le tecnologie wireless sono relativamente nuove e potrebbero non rivelare il loro impatto sulla salute fino al 2015.


 
La Commissione europea ha finanziato uno studio sulla possibile correlazione fra onde emesse dai telefonini e rischio di tumori, e i risultati dovrebbero essere disponibili entro il 2009.


 
‘Andiamoci piano’, dicono i deputati europei

 
“Siamo costantemente esposti a un cocktail elettromagnetico” – spiega la liberale belga Frédérique Ries – “dobbiamo agire subito: aspettare i risultati finali potrebbe essere troppo tardi. Dobbiamo applicare il principio di precauzione, limitando l’esposizione e i possibili danni”

I deputati nel rapporto che verrà discusso in aula domani e approvato giovedì chiedono di fissare un limite europeo alle onde elettromagnetiche emesse dai trasmettitori GSM, che già esiste in 9 Stati membri dell’Unione Italia inclusa. Vorrebbero anche che fosse definita una distanza minima delle antenne dagli edifici pubblici più sensibili, come scuole, ospedali, case di riposo. Infine, propongono una campagna di sensibilizzazione per un miglior uso del telefonino.

 

 

Fonte: Parlamento Europeo